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Non è certamente facile ristrutturare ma può sicuramente diventare semplice.

Aggiornamento: 16 feb 2021









Definiamo Facile: Ci sono quelli a cui viene facile cambiare una gomma, tosare il prato, quelli a cui viene facile organizzare la spesa per una settimana o programmare un lungo viaggio. Facile è per noi tutto quello che siamo abituati a fare, che facciamo in modo quasi automatico, ancora, facile è sicuramente qualcosa che facciamo senza sforzo, facile è qualcosa che è talmente normale per noi che sembra l’unico modo in cui si può fare quella specifica cosa.


Per definire semplice non è "semplice" :-) : cominciamo per sottrazione, semplice è tutto ciò che non è complicato. Semplice è anche ciò che è intuitivo; ciò che è ridotto alla forma essenziale, senza ornamenti, immediato.

Ad esempio, vuoi fare la maratona di Roma? Allenati, trova un personal trainer che ti guida, confrontati con chi l’abbia già fatta, usa il giusto equipaggiamento. E’ semplice, ma non è assolutamente facile; potresti essere totalmente fuori forma e fare molta più fatica di quella che pensavi nella preparazione atletica, potresti metterci anni a trovare le condizioni minime necessarie per percorrere a piedi 42,2 km, ecc. ma il processo è semplice pur non essendo assolutamente facile, necessita fatica, costanza, determinazione, passione.


Pertanto non è certamente facile ristrutturare, ma le competenze, la serietà, la passione, l’onestà rendono il processo sicuramente semplice, per concludere a me piace definire semplice: il prezioso risultato del lungo lavoro della semplificazione, rendere semplice ristrutturare è come un cerchio che si chiude. Il cerchio una figura intuitiva, primaria, naturale è comunque un luogo geometrico complesso, il cerchio è costituito da infiniti punti tutti equidistanti da uno detto centro, tracciarle un cerchio può essere sicuramente più semplice che disegnare una retta (la cui traccia è realizzabile solo come copia di una forma rettilinea), per disegnare un cerchio serve l’assortimento, serve attrezzarsi, organizzarsi: procurati un chiodo , uno spago una matita; fissato il chiodo sul piano dove si vuole tracciare il cerchio, annoda gli estremi opposti dello spago, da un lato il chiodo dall' altro la matita, stabilisci il raggio del centro come disctanza tra il chiodo e la matita (lunghezza dello spago), ora è semplice disegnare il cerchio, tenendo lo spago in tensione, ruota in senso polare la matita e traccia il tuo cerchio.


Da questo esercizio si generano varie analogie, mi piace vedere il chiodo piantato al centro come la conoscenza, lo spago la volontà di semplificare e la matita lo strumento operativo che partendo dal primo punto IL PIÙ “DIFFICILE” finisce col tracciare l’ultimo punto, IL PIU’ “FACILE”. Lo strumento matita, nella tracciatura del cerchio, svolge la semplificazione e l’atto produttivo.


Si possono fare altra antologie, esempio pratico, se noi siamo al centro del cerchio e generiamo con le nostre esigenze ogni punto della figura, fissando la distanza (i desiderata o le esigenze, il budget, risorse economiche e temporali) tra noi e ogni punto del cerchio (le singole attività della ristrutturazione che soddisfano le esigenze…) mantenendo lo spago in tensione (massimo sfruttamento delle risorse economiche disponibili per la ristrutturazione), otteniamo una figura perfetta che si completa, facendo coincidere, il punto d’inizio col punto di fine, compiendo appunto la chiusura del cerchio.


Tracciare il cerchio avendo le competenze è semplice ma senza le capacità non e facile ne intuitivo.


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